Cu’ c’è sutta di Giovanni Camerota (da Sorce Cocuzza)

  In un volume del secolo scorso “Viaggio in Spagna” di Davillier, illustrato da Gustavo Dorè, a pagina 402, laddove si parla della sporcizia di Madrid a quel tempo, è detto tra l’altro: “Non avendo le case certi luoghi comodi, si butta per tutta la notte dalle finestre ciò che non osiamo nominare, di maniera che chi passa per le vie ne viene travolto, inondato da capo a piedi e, benché si sia profumato prima di uscire di casa, è costretto di ritornarvi al più presto per cambiarsi d’abito”. E più in ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Recensioni mussomelesi - Nessun Commento -

U zzì Viciu Paglia

Quando ero bambino, mille anni fa, sentivo parlare spesso di un uomo: lu zzi Viciu Paglia (signor Vincenzo Paglia al secolo Vincenzo Genuardi; cfr. Sorce Cocuzza, Storie e personaggi, 1990, pp. 221-223). Chi era? Cosa ha fatto? Chi è stato?...niente di speciale. Era semplicemente un cristiano praticante (1). Siccome la gente vi si rispecchiava, e il riflesso era a loro sfavore, gli dava fastidio. Come il sale nella minestra, in Chiesa c’era sempre, specialmente nelle occasioni delle Sacre Liturgie. Ha fatto tante cose belle...ha insegnato a pregare a tante persone. Spesso prendeva l’iniziativa di ...

Scritto da: DiGiuseppe_Calogero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Caluzzieddu ! - Nessun Commento -

La Discesa dei Giudici

  Avete presente come poteva essere il capoluogo della Sicilia, Palermo, agli inizi degli anni ’50, quando Pitruzzu per motivi familiari e di studio (soltanto la seconda elementare) nel mese di settembre del 1951 fu catapultato da Mussomeli nella grande metropoli ? La famiglia parlava fra le mura domestiche il dialetto. La televisione, che ha unito gli italiani più di Giuseppe Garibaldi, era appena in fase sperimentale nei laboratori di fisica e il telefono era dislocato solo in pochissimi punti della città: stazione centrale, albergo diurno in via Roma e al Politeama. C’era ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Pitruzzu ! - Nessun Commento -

Il Cretinario di Calogero Di Giuseppe

  Un libro di satira, aforismi, note di costume e cretinerie sono contenute in questo libro scritto dal siciliano Calogero Di Giuseppe che così si presenta: Sono nato, involontariamente, la domenica del 24 luglio 1938, costretto da mia madre, a Mussomeli, provincia di Caltanissetta. Tutta la Sicilia rimase indifferente: come se non fosse nato nessuno. Per questa fredda accoglienza, lasciai la Mia Terra per andare a Torino, Milano e poi a Pioltello dove risiedo. Appena nato, recitando i miei privi versi (o vagiti), chiesi a mio padre se potevo uscire, quel pomeriggio, per ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Recensioni mussomelesi - Nessun Commento -

La corda pazza di Leonardo Sciascia

  Il professore di letteratura latina, Onorato Occioni (1830-1895)*, come riporta Gaspare Giudice (Roma, 25 febbraio 1925 - Napoli, 10 gennaio 2009)** nella sua biografia pirandelliana (cfr. Luigi Pirandello, UTET, Torino 1963), stava traducendo un brano del Miles gloriosus di Plauto, e gli venne di sbagliare. Se ne accorse, non a tempo, e, senza destrezza, tentò di riparare; ma l’errore era irrimediabile. Luigi Pirandello (Agrigento allora Girgenti, 28 giugno 1867 - Roma, 10 dicembre 1936) era seduto nel primo banco accanto ad un giovane prete che s’intendeva di latino: all’incidente del professore ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Recensioni non mussomelesi - Nessun Commento -

Zia Sisina

  Del Natale affiora, inevitabilmente, ad ogni ricorrenza il ricordo del braciere acceso sotto il tavolo a riscaldare un salone sicuramente grande, ma che ai miei occhi di bambino sembrava immenso. Non era a casa mia che trascorrevamo le liete serate a giocare a tombola usando le lenticchie per segnare i numeri usciti, e a masticare calia e simenza, alla faccia dell’incipiente mal di pancia. Nelle notti precedenti il Natale eravamo a casa della zia Isabella, detta Sisina, una cugina di mamma che per me era la zia delle zie: la più bella, ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Pitruzzu ! - Nessun Commento -

Umane storie di emigranti

  Caluzzu (Calogero) non aveva mai visto una stazione ferroviaria così grande. Quella del paese vicino al suo (Acquaviva Platani - Casteltermini) era una stazioncina con appena un paio di locali tutto fare e una piccola biglietteria. La ricorda in qualche poesia Salvatore Quasimodo perchè vi passò parte della sua infanzia in quanto suo padre era ferroviere. I binari davanti alla stazione erano due. Uno di essi collegava le stazioni limitrofe, l’altro per far sostare qualche vettura o dare la precedenza in quanto tutta la linea Agrigento-Palermo aveva un solo binario. Tutto qui. Si stupì ...

Scritto da: DiGiuseppe_Calogero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Caluzzieddu ! - Nessun Commento -

Storia di Mussomeli III – Parte I: Le Origini – Capitolo II

  I Musulmani conquistarono la Sicilia nel secolo IX e vi si fermarono per oltre 3 secoli. Portarono innumerevoli cambiamenti nella società greco-sicula ed è di grande importanza farne cenno e studiarne il periodo storico. Già nel 831 avevano conquistato Palermo e cominciavano ad espandersi in tutta la Sicilia dopo la celebre battaglia vittoriosa di Castrogiovanni: per molti una roccaforte sicura ed inespugnabile. Anche il territorio attorno a Mussomeli fu teatro di enormi combattimenti contro i sudditi dell’allora impero bizantino. Nel 878 cadde anche Siracusa e Palermo diventò l’incontrastata capitale dell’Isola. Notevoli innovazioni vennero ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Storia di Mussomeli di Giuseppe Sorge - Nessun Commento -

U cinamu (cinema) Manfredi

  Pitruzzu è fatto, oramà, grandicello e la notizia che sarà restaurato, il Cinema Manfredi lo ha reso contento e come spesso succede a notizie del genere a Pitruzzu “sbusmicanu” i ricordi di tannu. C’era come cineoperatore che metteva a “celluloidi “(così veniva chiamata la pellicola) un certo Lillu. Non ricordo altro, ma il suo bel paio di orecchie a sventola capeggiavano da una piccola finestra dipinta di verde e serviva, certamente per prendere al povero Lillu una boccata d’ossigeno ed stare lontano dal calore emanato dal macchina che proiettava le vecchie ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Pitruzzu ! - 1 Commento -

A villeggiatura

  Nel mese di giugno, alla chiusura delle scuole, per la famiglia di Pitruzzu arrivava il giorno del trasferimento da Palermo a Mussomeli per trascorrere “unni c’è l’aria fina” le vacanze scolastiche. Oggi sembra tutto facile : un portabagagli sul tetto pieno di valige, zaini più o meno usati, delle coperte pronte ad essere buttate dopo l’uso per non rovinare il tetto della macchina e via verso la casa del paese o meglio il villino. Ma alla fine degli anni ’50 e nei primi anni ’60 il trasloco avveniva con la corriera. Partenza ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Pitruzzu ! - Nessun Commento -

Storia di Mussomeli II – Parte I: Le Origini – Capitolo I

  Che il territorio di Mussomeli sia stato abitato fin dalla più remota antichità viene attestato da stanze mortuarie o grotte, come comunemente si chiamano, che si trovano nei punti più elevati del territorio. Gli storici e archeologi sono riusciti a trovare tracce di numerosi villaggi, borghi e città che incoronavano le colline. Per capire l’epoca e la razza delle prime popolazioni si son dovuti esplorare numerosi sepolcri e le grotte nelle loro dimensioni, nella loro struttura, nella esistenza o meno di lucori, nicchie e specialmente di suppellettili funerarie. Il gruppo più numeroso e ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Storia di Mussomeli di Giuseppe Sorge - Nessun Commento -

Caterina

  Tanti anni fa, quando l’Italia era in pieno conflitto per la seconda guerra mondiale, e le” truppe alleate” non avevano ancora invaso la Sicilia, in un paese del centro dell’isola, fra tante povere famiglie, ve ne era una più povere delle più povere. Il capo-famiglia era andato a” lavorare” in Africa…la terra promessa… mentre in casa era rimasta Caterina con i loro figli Tanina (Gaetana), Pina, Giovanni e Mario. La fame in quella casa si svegliava prima ancora degli abitanti…il profumo della verdura era sempre per aria e lo annusava anche il ...

Scritto da: DiGiuseppe_Calogero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Caluzzieddu ! - Nessun Commento -

Storia di Mussomeli I – Al Lettore, Notizie Preliminari

  AL LETTORE Mosso dal desiderio di diradare le oscurità sulle origini e le passate vicende del mio paese, iniziai nel 1898 le ricerche che condussero a questa pubblicazione; ma dovetti dopo sei interromperle, a causa del mio allontanamento da Palermo, la sola città che, per le sue biblioteche e per i suoi archivi, potesse fornirmi ricco ed abbondante materiale. Ebbi però agio di constatare che le note in quei sei anni raccolte, erano più sufficienti per tesservi, non dico, una storia, ma una serie di memorie degne dell’attenzione dello studioso. E così ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Storia di Mussomeli di Giuseppe Sorge - Nessun Commento -