U Tistu – raccolta di poesie di Piero Ciccarelli

 

Per meglio capire cosa sono i ricordi, e che valore hanno, è necessario tornare indietro tanto quanto si è andato avanti dopo l’esser nati.

Ogni passo programmato avanti deve esser frutto della coscienza degli ultimi passi fatti. Fatto questo ci si può accingere a fare o a leggere ogni opera, propria o degli altri. U Tistu, di Piero Ciccarelli, è la storia della propria anima, dei propri sentimenti.

Ogni pensiero espresso è un’immagine fissa di un determinato periodo, che parte dall’infanzia, passando alla adolescenza, sino ad arrivare nel mezzo del cammin di nostra vita (come ha scritto Dante), o fino a quando i giorni hanno i colori dell’Autunno che, pur essendo belli, segnalano la via del tramonto. Se si considerano gli errori del passato ci si sente fortunati per l’inatteso regalo del destino, quando ci regala l’amore vero da tanto desiderato. É quel che è successo all’autore: ..u me cori aviva divintatu ‘na petra dura… e poi: … di ‘na cantunera a vitti arrivari a passu listu.

L’autore, con CONFESSIONI si analizza e smitizza se stesso: un sugnu buanu.

Enumera tutti i suoi difetti e di conseguenza quelli degli altri. Sottolinea le cose che contano nella vita più di ogni altra cosa. Qua e là nelle sue palore affiora l’ironia.

PICCIRIDDA ADDRIVATA è la storia di un fimminaru (don Giovanni da strapazzo) che si divertiva con le donne degli altri tenendosi per sé in serbo la “fanciulla addrivata”, innocente, immacolata, futura sposa. Ma gli è andata male, come spesso accade a persone così poco furbi. Ha trovato una fimmina che è stata capace di farsi sposare…pur non essendo una santarellina. E per premio gli regala corna di serie A.. tipo quelli che fanno perdere la partita a chiunque. Non solo. Quella fanciulla addrivata, ora donna, è rimasta zitella per colpa sua: a quei tempi quasi nessuno sposava una donna che era stata per lungo fidanzata con lo stesso uomo.

Si sapi…a paglia vicinu u fuacu s’addruma… e dai ora e dai dumani a cosa si rumpi.

PECUNIA OLET è un testamento spirituale e filosofico. Semplice ed efficace. I geni del pensiero per spiegare ciò hanno scrittto fiumi di chiacchiere per poi arrivare alle stesse conclusioni.

Pecunia Olet. A vita è fatta pi stari ‘nzemmula/ ci si iunci e ci si sparti/ puru u fitu pari profumu/ nzina a quannu cummeni/ a puzza di la merda si senti u stissu/ macari ca cummigli/ cu li grana.

Per l’autore la sua libertà interiore è sacra nei ricordi e non si tocca:

Da A Giglia: No chisti su cosi mia e a me cassaforti u na punnu scassari….

Da Patruna. Con questo testo…Ciccarelli fa un salto di 60 anni: tra i tanti padroni feudali di allora con l’unico padrone di oggi: Certu i patruna di na vota un ci su cchiu./ N’aviamu unu sulu e voli cumannari a tutti. E come dargli torto?

Tistu è scritto con prosa poetica spontanea ed appropriata. Per questo va oltre la metrica usuale, per dare la precedenza ai veri sentimenti.

Per saperne di più su Piero Ciccarelli vi invitiamo a consultare la scheda in Bibliografia Mussomelese

Calogero Di Giuseppe, Mussomeli, Caltanissetta, Sicilia

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Scritto da: DiGiuseppe_Calogero - il 27 febbraio 2011 - Categoria: Recensioni mussomelesi - Nessun Commento -

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