Il castello di Mussomeli e Nicolas Eymerich nel libro di Valerio Evangelisti

  Nel testo si accenna ripetutamente a un Re, suppongo sia Gesù Cristo, ma non a un Re dalla tremenda maestà: il Re dalla tremenda maestà è, in realtà, il Re della tremenda maestà. Giusto per dare la traduzione giusta della frase in latino che dà il titolo a questo romanzo, Rex tremendae maiestatis,* del bolognese Valerio Evangelisti (Bologna, 20 giugno 1952) (da non confondersi con San Giovanni Evangelista). Cosa mi ha indotto ad interessarmi di questo libro e in seguito a scrivere una recensione per Bibliografia Mussomelese ? Essenzialmente il fatto che ...

Scritto da: Ciccarelli_Piero - il 21 maggio 2011 - Categoria: Recensioni mussomelesi - Nessun Commento -

La leonessa Addilurata durante l’invasione degli Alleati in Sicilia

Durante l’invasione degli Alleati, nell’ultima guerra mondiale, la fame a Mussomeli era di casa, come e forse più degli altri comuni del Vallone. Gli Alleati, comunemente chiamati Americani, sbarcando nel sud della Sicilia continuarono a salire, da Vaddi e dalla strada mulattiera Sutera-Mussomeli verso nord. I tedeschi, prima nostri amici, poi diventati nostri avversari, si trovarono a passare da questi accessi verso il nord Italia prima degli americani... per raggiungere il resto dell’esercito di Hitler, già in ritirata forzata verso il loro Paese. Durante questo tragitto molti soldati tedeschi persero la vita ...

Scritto da: DiGiuseppe_Calogero - il 21 maggio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Caluzzieddu ! - Nessun Commento -

Carmelo Pennica: educatore di Pinuzzu l’arrinisciutu

Viddanu arrinisciutu! Arrinisciutu? Questa definizione coinvolge Carmelo Pennica educatore! L’ anno scolastico 1954-’55 fu memorabile, per me e per il mio insegnante. Accumulai più di un mese di sospensione dalle lezioni. Sì! Ero volitivo ed esuberante, anzi direi intimamente testardo. Mia madre non aveva i soldini da darmi per comperare, ora i francobolli della Lega Antitubercolare, ora quelli della Lega Navale, ora quelli della Dante Alighieri, ed io non ritornavo a scuola, abbandonando colà anche la cartella che mi veniva riportata da qualche compagno vicino di casa. “Devi venire a scuola accompagnato ...

Scritto da: Noto_Giuseppe - il 8 maggio 2011 - Categoria: I ricordi di Pinu Bonzangu - Nessun Commento -

U sceccu (asino) mussomelese e u mulinaru (mugnaio) di Mussomeli

Nei primi anni del 1900 sino agli anni ’60 a Mussomeli, cittadina agricola, gli asini per i poveri cristi, avevano un’importanza vitale. Si può affermare che tra gli asini e i poveri padroni c’era un afflatus straordinario. Quasi una convivenza forzata. Si volevano un bene da matti. L’uno non poteva vivere senza l’altro. Se il padrone non aveva l’asino non poteva carriare materiali (trasportare materiali) per i muratori, oppure ortaggi ed altre cose. Così l’asino aveva bisogno di lavorare, se voleva mangiare!  Se non sgobbava, il fieno e le fave secche se li poteva ...

Scritto da: DiGiuseppe_Calogero - il 1 maggio 2011 - Categoria: Quannu mi chiamavanu Caluzzieddu ! - Nessun Commento -